Facciamolo in classe: la campagna sull'educazione sessuo-affettiva
Insieme a Save the Children, chiediamo una legge per l’introduzione di percorsi obbligatori di educazione all’affettività e alla sessualità nelle scuole.

Con chi parli di sesso e relazioni?
Dove cerchi informazioni su pratiche sessuali?
Se subisci comportamenti violenti in una relazione, a chi ti rivolgi?
Sai che cos'è un consultorio?
Insieme a Save the Children e IPSOS abbiamo fatto alcune domande sull'educazione affettiva e sessuale a 800 ragazzɜ tra i 14 e i 18 anni e a 400 genitori di ragazzɜ adolescenti. Dalla lettura dei dati e da interviste e focus group a cui abbiamo partecipato anche noi del Movimento Giovani e la Rete degli Studenti Medi è emerso un rapporto che ci racconta a che punto siamo in Italia in relazione a consapevolezza di adolescenti e famiglie sulla sessualità e affettività, salute riproduttiva e accesso ai servizi.

Anno 2025. Fonte: IPSOS per Save the Children
Accesso ai servizi
Il 66% delle persone adolescenti intervistate ha avuto esperienze sessuali.
Solo il 12% è stato in un consultorio. Chi avrebbe voluto andare ma non lo ha fatto, tra i principali motivi ha segnalato la vergogna (31%), la difficoltà a recarvisi da solɜ (26%), l'assenza di un consultorio nelle vicinanze (24%).
Solo il 24% saprebbe con certezza a chi rivolgersi in caso di urgenza legata alla sessualità.
L'82% non ha mai fatto un test dell'HIV.
Dove ci si informa
Il 47% sceglie siti web e articoli online per informarsi sulle pratiche sessuali.
Il 24% crede che la pornografia offra una rappresentazione realistica del sesso.
A casa si parla di sesso?
Il 75% dei genitori si sente a proprio agio a parlare di sessualità con lɜ figliɜ.
Tuttavia, emerge anche come l’educazione in famiglia sia ancora fortemente focalizzata sulla prevenzione dei rischi legati al sesso (64%), e meno ad altri aspetti legati alla sessualità, come il rispetto delle emozioni e delle relazioni, il consenso, i pregiudizi e gli stereotipi.
Solo sesso?
L'educazione all'affettività e alla sessualità non solo è fondamentale per costruire relazioni rispettose e vivere la sessualità in modo gratificante e responsabile, con rispetto, consenso e benessere. Serve a conoscere il proprio corpo, prendere consapevolezza di sé e prendere decisioni informate.
È anche necessaria anche a prevenire violenza di genere e discriminazioni legate a identità e orientamento sessuale.
Già due anni fa, con la campagna "Lo hai mai fatto?" rilevavamo quanto fosse difficile riconoscere alcuni comportamenti violenti che invece troppo spesso vengono normalizzati: diffondere foto intime di una persona senza il suo consenso, creare un profilo social falso per controllare lə partner, insulti o umiliazioni sui social, telefonate insistenti per sapere dove si trova lə partner. Questi erano alcuni dei comportamenti ritenuti più diffusi che ci avevano già portato a una prima richiesta di integrazione dell'educazione sessuo-affettiva nei programmi scolastici.
Facciamolo in classe: cosa chiediamo
Oggi, con i nuovi dati raccolti (leggi il dossier completo qui), lanciamo la campagna Facciamolo in classe.

L'Italia è uno degli 8 paesi in tutta Europa a non avere ancora percorsi di educazione sessuo-affettiva obbligatoria nelle scuole. Inoltre, le disuguaglianze territoriali, la mancanza di risorse e una cultura educativa spesso influenzata da stereotipi e tabù rappresentano ostacoli che richiedono un intervento immediato e coordinato. L'educazione sessuo-affettiva è lasciata alla volontà di presidi e insegnanti, così come delle Regioni. L’attivazione non uniforme e facoltativa di questo insegnamento a scuola o in contesti “protetti” porta con sé il rischio di una diffusa disinformazione.
Dai dati raccolti emerge una chiara aspettativa verso un’educazione sessuale più strutturata, obbligatoria e inclusiva, che affronti non solo gli aspetti biologici e di prevenzione sanitaria, ma anche quelli emotivi, relazionali e sociali, in linea con le principali linee guida internazionali.
Temi come il consenso, il rispetto, il benessere fisico e psicologico, l'identità di genere e l'orientamento sessuale, le interazioni online e la prevenzione della violenza in tutte le sue forme devono essere affrontati nel luogo che dovrebbe fornire a tuttɜ gli strumenti necessari per crescere.
Chiediamo una legge che introduca di percorsi obbligatori di educazione all’affettività e alla sessualità nelle scuole a partire dalla scuola dell’infanzia fino alle secondarie di II grado, all'interno dei piani formativi. Tali percorsi dovrebbero essere tenuti da figure esperte esterne, in collaborazione con il personale docente, favorendo la partecipazione attiva di studentɜ.
Attivati con noi
Sui canali social del Movimento Giovani condivideremo dati, interviste e azioni che faremo nei territori.
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