Partecipazione vs Youthwashing: istruzioni per l'uso
Hai diritto a esprimere la tua opinione su tutte le questioni che ti riguardano. La tua opinione deve essere ascoltata e presa in seria considerazione.
Articolo 12 Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
Sai che cos'è lo youthwashing?
Abbiamo sentito tante volte parlare di greenwashing: letteralmente lavarsi (la coscienza) con il verde, fa riferimento al comportamento di brand, governi o istituzioni che, a livello comunicativo, mostrano di avere particolare attenzione per le tematiche ambientali per poi fare l'opposto nella pratica. Negli ultimi tempi è emerso un nuovo tipo di "washing" su cui noi siamo particolarmente sensibili: lo youthwashing.
Il termine si riferisce all'uso delle voci delle giovani generazioni in modo performativo senza prestare loro attenzione o agire in base alle preoccupazioni da loro sollevate. In pratica far vedere di aver incluso lɜ giovani negli eventi importanti ma non ascoltare davvero quello che hanno da dire e non coinvolgerlɜ nelle decisioni che contano.
Cosa significa davvero partecipazione?
Save the Children definisce la parola "partecipazione" come la situazione in cui bambinɜ e adolescenti pensano in autonomia, esprimono le loro idee e punti di vista in modo efficace ed assertivo, e interagiscono con lɜ altrɜ con modalità positive: significa coinvolgere bambinɜ e adolescenti nelle decisioni che riguardano la loro vita, la vita delle loro famiglie, della comunità e della società più ampia in cui vivono.
Lo sancisce la CRC (Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza) nell'articolo 12: le persone giovani sono membri a tutti gli effetti del la società e la partecipazione non è un privilegio che le generazioni adulte ci concedono o un merito che dobbiamo conquistare ma un nostro diritto.
Come evitare di incappare nello youthwashing?
- Informati: è importante capire se l'organizzazione che ti invita a partecipare a un suo evento o progetto ha una storia di coinvolgimento e ascolto deɜ giovani. Chiedi informazioni dettagliate sul ruolo che hanno le persone giovani al suo interno e cerca di capire se questo coinvolgimento è una prassi ordinaria o un'azione fatta una volta sola. È necessario promuovere “luoghi stabili” di ascolto, dialogo, consultazione e co-decisione;
- Assicurati che i temi siano rilevanti per te o per la tua generazione: è importante coinvolgere noi giovani su tematiche che ci riguardano da vicino, rispetto alle quali manifestiamo interesse. E su questi temi è importante che ci sia tempo necessario per ricercare i dati, individuare i bisogni da trattare, confrontarsi e costruire un pensiero critico;
- Chiedi trasparenza: fai domande su come le tue opinioni saranno utilizzate e quali saranno i prossimi passi. Se non ottieni risposte chiare, è una grande red flag 🚩;
- Opportunità di formazione: la partecipazione è davvero tale se ci vengono dati gli strumenti per poter costruire pensiero critico, conoscenza e consepevolezza. Chi vuole davvero coinvolgere lɜ giovani darà a te e altre persone tue coetanee con cui lavora la concreta possibilità di approfondimento e formazione;
- Verifica tempi e modalità: assicurati che chi ti coinvolge lo faccia rispettando i tempi della tua età, inclusi impegni scolastici, di studio o lavoro, di tempo libero e le abitudini di vita e culturali;
Nel 2023 Save the Children, per ribadire il suo impegno a promuovere una cultura della partecipazione giovanile, ha introdotto nel proprio Statuto un articolo che rende il coinvolgimento di bambinɜ e adolescenti centrale nel suo lavoro. Questo articolo è frutto del lavoro fatto da Save the Children insieme a noi del Movimento Giovani, che ha portato alla realizzazione di linee guida interne che saranno presentate durante IMpossibile 24, all'interno del nostro workshop sulla partecipazione.
Cos'è per te partecipazione?
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