Lo hai mai fatto?: la campagna sulla violenza di genere online
La nostra campagna sulla violenza di genere online

Hai mai diffuso foto intime di qualcuno senza il suo consenso?
Hai mai creato un profilo social falso per controllare la tua partner?
Hai mai chiesto la geolocalizzazione al tuo partner per controllarlo?
Lo sai che anche queste sono forme di violenza?
Ancora troppo spesso comportamenti abusivi e di controllo vengono normalizzati e scambiati per forme di amore.
La violenza di genere online non è diversa dalla più generale violenza di genere nelle sue cause, conseguenze, dinamiche. I limiti di azione di chi agisce violenza online, però, scompaiono: si possono conoscere gli spostamenti con la geolocalizzazione, vedere cosa fa una persona monitorando le sue storie su Instagram, verificare se è online controllando le chat e con chi sta interagendo verificando chi la segue sui social.
Nei primi mesi del 2023 abbiamo consultato 902 adolescenti chiedendo la loro opinione sulle relazioni online.
Tra i comportamenti più frequenti il controllo di spostamenti, contatti e amicizie, violazione della privacy o pressioni. Sono soprattutto le ragazze, tra lɜ partecipanti alla consultazione, a percepire come più frequente la diffusione dei comportamenti di abuso online.
Siamo partitɜ da questi dati per sensibilizzare sull’importanza di riconoscere le forme di violenza più diffuse nelle relazioni di coppia tra adolescenti e promuovere comportamenti alternativi.
L’idea della campagna ruota intorno al gioco Hai mai (Never Have I Ever). Come nel gioco, la campagna pone alcune domande “scomode” al pubblico: “hai mai diffuso foto intime di qualcunə senza il suo consenso", “hai mai creato un profilo social falso per controllare lə tuə partner?”, e altre domande simili.
L'abbiamo diffusa anche attraverso dei poster e sticker nelle nostre città, entrando nelle scuole con attività specifiche sul tema, anche accompagnate da percorsi con espertɜ e centri antiviolenza.
Con questa campagna abbiamo approfondito una parte del grande tema della violenza di genere e, più in generale dell'equità di genere. Abbiamo iniziato a delineare alcuni bisogni ed esigenze che abbiamo, nei mesi successivi, sviluppato con il team di Save the Children in una richiesta molto chiara: la necessità di una legge che introduca percorsi obbligatori di educazione all’affettività e alla sessualità nelle scuole a partire dalla scuola dell’infanzia fino alle secondarie di II grado, all'interno dei piani formativi. Tali percorsi dovrebbero essere tenuti da figure esperte esterne, in collaborazione con il personale docente, favorendo la partecipazione attiva di studentɜ.
Da questa richiesta è nata la nostra campagna, attualmente in corso, Facciamolo in classe.
Scopri come attivarti ed entra a far parte della nostra community!